Anche se la quarantena, in vigore da quasi due mesi, è finita, non è mai tardi per fare alcune riflessioni su questo periodo, provando a capire quali potrebbero essere gli effetti di questo isolamento forzato a casa e in che modo questa esperienza possa aiutarci a migliorare e riorganizzare con maggiore energie interiori e consapevolezza la nostra vita.
Sebbene tutto il mondo è stato travolto dall’inevitabile ondata di emozioni come confusione, paura, ansia, tristezza, rabbia e ogni famiglia ha dovuto affrontare sfide importanti legate alla convivenza, questo periodo ha favorito un riscoprirsi e viversi in un modo mai sperimentato prima.
Nessuno di noi avrebbe potuto prevedere di mettere in pausa la propria vita, creando abitudini e nuove routine, eppure proprio questa opportunità di rallentare ci ha aiutato a fare chiarezza nei nostri cuori e spazio nelle nostre menti.
Se siamo riusciti a guardare alle cose che ci circondano ogni giorno con meraviglia è perché forse, a tu per tu con noi stessi, siamo riusciti a conoscere meglio ciò che accade dentro di noi.
Ed è verso questa consapevolezza che conduce la Mindfulness.
Mettere in pausa la nostra vita, di colpo, eliminando ogni sua distrazione, ne ha arricchito il senso e il valore.
Ci vuole tempo per capire in quale direzione andare, non quello che scorre scandito dalle lancette degli orologi, ma un tempo personale che, in una dimensione introspettiva, porta ad osservarci, ad entrare in connessione con noi stessi, con i nostri bisogni.
Ascoltarci e capire cosa ci interessa veramente, che cosa è importante per noi, a che cosa vogliamo dedicarci vuol dire prendersi cura di sé, avere a cuore il nostro benessere ed è la strada verso la Self-compassion.
Come possiamo dare un nuovo slancio alla nostra esistenza, riorganizzarla e perfino raggiungere traguardi importanti?
La possibilità di trasformare questo periodo destabilizzante di quarantena in un processo di apprendimento e di crescita che porta alla riorganizzazione del proprio percorso di vita, incontra il tema della resilienza.
La resilienza può essere considerata come la capacita di affrontare eventi stressanti, superarli e continuare a svilupparsi aumentando le proprie risorse con una conseguente riorganizzazione positiva della vita (Malaguti, 2005).
Secondo questa definizione, il concetto di resilienza denota non solo il processo del ‘fronteggiamento e del superamento’ con successo del momento critico ma anche la capacità di adattarsi in modo rapido ed evolversi con un ulteriore ampliamento e potenziamento delle risorse disponibili e sviluppo di quelle latenti. Richardson (2002) definisce questo fenomeno ‘reintegrazione resiliente’.
Tutti noi siamo riusciti a fronteggiare questa situazione difficile, che ha messo a dura prova la nostra capacità di adattamento, apprendendo nuove strategie di coping, ma ora ci troviamo di fronte ad una nuova sfida, quella della ripartenza.
Per avviare una reintegrazione resiliente dopo il lockdown abbiamo bisogno di una maggiore consapevolezza per utilizzare al meglio il bagaglio di risorse che possiamo sempre potenziare o creare sulla base di nuovi bisogni interni ed esterni.
In che modo la Mindfulness può aumentare la resilienza?
Nel panorama attuale della psicologia contemporanea, la mindfulness viene proposta, con crescente interesse, come un approccio di tipo esperienziale per accrescere la consapevolezza verso la realtà dei processi mentali.
La mindfulness aumenta, infatti, la consapevolezza e la flessibilità psicologica nel rispondere alle esperienze emotive (Follette et al., 2006) e promuove una più efficiente regolazione emotiva.
Mediante la mindfulness è, dunque, possibile allenare il nostro cervello al punto da cambiare alcune caratteristiche del nostro stile emozionale, ridurre le reazioni emotive e facilitare una ripresa più rapida di fronte a situazioni stressanti.
È quanto emerge dalle recenti ricerche che hanno avuto come oggetto di studio il rapporto tra mindfulness e i processi di resilienza.
“Praticare la meditazione di consapevolezza (mindfulness) allena il cervello a nuove forme di risposta alle esperienze e ai pensieri. Riduce l’attività della corteccia prefrontale destra, collegata alle emozioni negative, e incrementa l’attività di quella sinistra, associata alla resilienza e al benessere” (Davidson, 2013).
Pertanto, pratiche come la mindfulness sono collegate al miglioramento e al mantenimento della resilienza, influenzano le risorse interiori di rivisitazione degli eventi stressanti, aumentano la capacità autoriflessiva e la risposta consapevole, dando spazio a nuove e creative strategie adattive di regolazione.
STRATEGIE PER AFFRONTARE MOMENTI DI DISAGIO
- Concediti una pausa: crea uno spazio di leggerezza per aprirti a nuove possibilità.
- Resta in ascolto: diventa curioso delle emozioni che stai provando, entra in contatto con i tuoi pensieri e con le sensazioni legate al momento che ti causa malessere.
- Accetta la situazione difficile che stai vivendo, provando a viverla come opportunità.
- Connettiti con la tua intenzione: prova a capire in quale direzione vuoi andare, a cosa o a chi vuoi dedicare tempo ed energie.
- Prenditi cura di te stesso: sii gentile con te, chiediti cosa ti può dare conforto in questo momento, può essere una parola, una frase, un gesto.
Fare ‘pausa’ nella vita aiuta a renderti consapevole del momento che stai vivendo e, se necessario, ti incoraggia a chiedere una consulenza o intraprendere un percorso di supporto psicologico, per affrontare situazioni di malessere come questa.