La fatica delle emozioni non è solo la nostra ma è diventata dei nostri bambini. Quello che accade attorno e dentro di noi, quindi vale anche per i bambini.

Forse crediamo che i bambini non siano consapevoli delle tensioni presenti intorno a loro o che ne siano immuni. La verità è che, invece, sono eccezionalmente sensibili ai cambiamenti che si verificano intorno a loro, alle reazioni emotive degli adulti, capaci di cogliere, con una infallibile precisione, sfumature di comportamenti e dettagli di sentimenti.

Lo sviluppo emotivo

Sin da primi mesi di vita, infatti, sono esposti a ciò che in psicologia è definito contagio emotivo, ovvero sentono e riflettono le emozioni degli adulti in maniera automatica, senza mediazione cognitiva. In altre parole, l’emozione osservata diventa la loro emozione. 

Gradualmente, con la crescita, sviluppano modalità di condivisione emotiva più evolute, perché cognitivamente mediate, passando dalla semplice adesione mimetica all’emozione osservata a comportamenti di vera e propria empatia. Pertanto, partecipano emotivamente alle reazioni, di tipo verbale e non verbale, e alle vicissitudini degli adulti, comprendendone il vissuto.

In conclusione, pensare che i bambini sono distratti e non hanno piena cognizione di ciò che li circonda è un luogo comune piuttosto diffuso, ma che non corrisponde alla realtà dei fatti. 

I bambini imparano da te

Una cosa è certa: i bambini imparano a regolare le loro emozioni e gestire le situazioni difficili grazie alle risposte che ricevono dal mondo degli adulti. Gli adulti rappresentano, dunque, un importante modello a cui ispirarsi.

Il punto di partenza siamo noi adulti. Quindi cosa possiamo fare?
  1. RICONOSCERE E LEGITTIMARE. Allenati a familiarizzare con le tue sensazioni, con ciò che senti e provi, ti aiuterà ad entrare in connessione con le emozioni del bambino e a validarle. Nel farlo, comunica che tutte le emozioni sono importanti e nessuna emozione è sbagliata o negativa, anche se talvolta può risultare scomoda e difficile. Potresti dire: “È normale che tu provi paura in questo momento”, al posto di: “Non c’è bisogno di avere paura
  2. ACCETTARE E CONDIVIDERE. Concediti la libertà di provare le emozioni, senza nasconderle o evitarle, allo stesso tempo, invita il bambino a fare la stessa cosa. Utilizza parole semplici e adatte alla sua maturità. Spiega che tutti, anche gli adulti, provano emozioni difficili, ma è sempre possibile gestirle. L’incoraggiamento empatico alla condivisione dei vissuti emotivi, aiuta il bambino a regolare le proprie emozioni all’interno della relazione di fiducia e accettazione con l’adulto. Potresti dire: “Perché piangi? Cosa c’è che non va? “ al posto di: “Non devi piangere”
  3. INCONTRARE E OSSERVARE. Diventa uno spettatore amichevole e imparziale delle tue emozioni, in questo modo potrai ‘attraversarle’ senza esserne risucchiato in un vortice di confusione e impotenza. Ricorda che le emozioni sono transitorie, per quanto intense. Per far comprendere questo concetto al bambino descrivile come visitatori del cuore, che vanno e vengono. Non si può impedire loro di arrivare, pertanto, incoraggia il bambino a stare pienamente nell’esperienza, con te al suo fianco, finché i suoi ospiti indesiderati vanno via. Aiutalo a comprendere che lui non è l’emozione che sta provando ora. Potresti dire: “Stai provando rabbia” al posto di: “Sei arrabbiato”.
  4. ESPRIMERE IN MODO CREATIVO. Scopri esperienze condivise che favoriscono una migliore connessione con il bambino, trovando gli sblocchi emotivi costruttivi più adatti. Fra questi, l’attività creativa potrebbe rappresentare uno spazio magico dove esprimere liberamente e in maniera adattiva le emozioni, incidendo sullo sviluppo sano del senso del sé e sul benessere generale del bambino.

Educare alle Emozioni rappresenta un impegno e una responsabilità per chi ha a che fare con i bambini.
Essere un adulto consapevole vuol dire predisporsi all’ascolto autentico delle proprie emozioni per evitare che la propria vulnerabilità diventi quella del bambino. Ciò permetterà di essere un modello a cui potrà ispirarsi per “attraversare” la tempesta di emozioni senza lasciarsi travolgere, e vivere liberamente ma consapevolmente le sue emozioni.

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