Ogni nucleo familiare ha vissuto l’emergenza in modo unico e ha una realtà diversa da raccontare. Stare tutto il giorno insieme per alcune famiglie può essere stata un’opportunità, per altre un limite e fonte di stress.
In questo articolo si aiuteranno i genitori a non sottovalutare i segnali dello stress accumulato a causa dell’emergenza coronavirus, suggerendo alcune strategie per evitare di mettere a rischio il rapporto con i propri figli.
Secondo i risultati di un sondaggio nazionale pubblicato dall’American Psychological Association, per molti genitori la pandemia di covid19 ha causato ansia e stress significativi.
La maggior parte di questo stress è stato associato alla fatica di dividersi tra smart working, attività domestiche e accudimento dei figli allo stesso tempo. In questa “nuova normalità”, la presenza di altri “stressor” come la costante preoccupazione per la salute, l’elemento incertezza per il futuro e le perdite economiche, hanno contribuito ad aumentare di molto il rischio di mostrare effetti psicologici anche una volta finito il periodo di quarantena.
Una delle questioni più delicate – oltre ai risvolti economici dell’emergenza – è non trascurare gli effetti dello stress genitoriale sulla salute psicologica e sulla qualità di interazione con i figli.
Se è vero che essere genitori in qualsiasi momento può essere impegnativo, innegabilmente, nel periodo della quarantena e del suo prolungamento, la gestione della quotidianità e delle relazioni interpersonali hanno richiesto un impegno maggiore e un enorme dispendio di risorse.
È chiaro che la pandemia ha sovraccaricato emotivamente le famiglie.
L’esposizione a un livello di stress considerevole e prolungato, terminata la fase di allarme iniziale, rischia di ridurre le risorse a disposizione per la ripresa e, in alcuni casi, può evolvere in burnout.
Il burnout dei genitori è uno stato in cui la soddisfazione diminuisce di molto e l’efficacia dei genitori diminuisce di conseguenza.”
In questi casi il genitore può sentirsi sopraffatto dal carico di impegni e responsabilità ed essere emotivamente stanco al punto da:
- perdere la gioia nelle attività quotidiane che svolge nel proprio ruolo;
- manifestare irritabilità, poca calma e pazienza per rispondere con comprensione e gentilezza alle richieste dei figli;
- sperimentare sentimenti di incertezza sulle capacità genitoriali.
Quali conseguenze per i figli?
Elementi di fatica, inadeguatezza e conseguenti sensi di colpa possono ostacolare la funzione genitoriale, portando ad una riduzione della responsività genitoriale e ad un impoverimento della relazione con i figli.
E quando i bambini non ricevono quella qualità della cura che vuol dire attenzione speciale, presenza amorevole, limiti e supporto di cui hanno bisogno, perdono il nutrimento che li fa stare bene.
Ciò li espone sensibilmente a conseguenze fisiche, emotive e comportamentali.
In breve, se il funzionamento dei genitori diminuisce, anche il funzionamento dei figli diminuirà.
Come ristabilire l’equilibrio psicologico ed emotivo?
Se senti di vivere con insoddisfazione il tuo ruolo di genitore o per evitare di arrivare a questo punto, prova ad applicare questi sei semplici passaggi:
Passo # 1. Risveglia la tua consapevolezza.
Riconosci il momento che stai vivendo. La tua stanchezza emotiva, il tuo nervosismo e il tuo distacco emotivo non sono un’affermazione di chi sei, puoi recuperare.
Passo # 2. Ricorda che non sei solo.
Non sei l’unico genitore a sperimentare la fatica e le difficoltà che incontri nel tuo ruolo. Ciò che provi è più comune di quanto immagini.
Passo # 3. Riduci le aspettative che hai su te stesso.
Tuo figlio non ha bisogno di avere un genitore perfetto, basta che tu sia un “buon” genitore. Allo stesso tempo non ti aspettare di avere figlio perfetto.
Passo # 4. Regalati dei momenti di pausa, solo per te. Concediti del tempo facendo ciò che più ti piace e ti fa felice. Se riesci a prenderti cura di te, per nutrire i tuoi interessi, sarai di grande esempio per tuo figlio.
Passo # 5. Riorganizza in modo funzionale la tua routine. Nel farlo richiedi la collaborazione di tutti i membri, con una suddivisione dei compiti in base alle loro capacità, all’interno di un programma familiare condiviso.
Passo # 6. Rinnova le energie di cui hai bisogno.
Prendi in considerazione la possibilità di seguire un training di mindfulness per genitori, ti aiuterà a vivere le tensioni senza perdere l’equilibrio, a coltivare flessibilità psicologica e self-compassion, necessarie per una migliore qualità del legame con tuo figlio e un maggiore benessere per entrambi.